Una finestra aperta sulla «grande époque»

Route en hiver

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Stefano Manni

Route en hiver

Ufficiale e Tromba del Secondo Reggimento Carabinieri a Cavallo, tenuta da campagna 1810 – 1811

La tela mostra un ufficiale (in primo piano in sella a cavallo baio-scuro) ed un trombettiere del II Carabinieri a Cavallo, nel periodo compreso tra il 1810 ed il 1811. L’appartenenza al secondo reggimento è testimoniata dalla cresta azzurra che orna il cimiero del trombettiere (senza armatura, secondo la generale tradizione delle truppe montate dotate di corpetto, e con la giubba guarnita dalle caratteristiche bottoniere bianche), i trombettieri del primo reggimento, infatti, secondo fonti storiche, erano soliti sfoggiare una cresta bianca. Si notino le mostre al colletto bianche profilate nel medesimo colore e la cordellatura scarlatta dello strumento. I dettagli uniformologici sono assolutamente riconducibili al precedente dipinto intitolato “Avant-garde en patrouille”, con la differenza che in questo, l’ufficiale utilizza dei copri-fonde ricoperti in pelo d’orso anziché in tessuto azzurro gallonato in argento. I copri fonde impellicciati erano di larghissimo uso tra gli ufficiali, in campagna e, abbinati alla sempre presente ed elegante gualdrappa azzurra, gallonata e ricamata in argento, contribuivano, dal punto di vista puramente estetico, ed a parere di chi scrive, a ridimensionare alquanto l’eleganza della bardatura delle cavalcature della categoria. Il trombettiere, che monta secondo la migliore tradizione un cavallo “grigio”, come previsto, ed in presenza della disponibilità di tale effetto, usa una gualdrappa in vello di pecora nero (bianco per i suoi commilitoni cavalleggeri), profilato a denti di lupo nel colore reggimentale. Per quanto d’interesse, si segnala che, a decorrere dal 1812, anche alle “trombe” dei carabinieri venne assegnata la “livrea imperiale” unificata di colore verde e gallonata in giallo. L’ufficiale è armato con una coppia di pistole (visibile la parte finale delle fonde con rinforzo in argento, protette dai copri fonde di pelliccia fulva) e con una sciabola modello “An IV”, con fodero in rame e forni menti in cuoio nero, montata su una lama leggermente ricurva alla “Montmorency”. Gli speroni, per entrambi, sono fissati allo stivale tramite una cinghietta di cuoio con sottoscarpa. Il trombettiere ha anch’esso a disposizione due pistole, sotto la gualdrappa copri fonde, ed una sciabola con fodero in ferro e lama leggermente ricurva, post 1810, con elsa in rame ottonato, pressoché identica a quella dei corazzieri. L’insolito ma singolare paesaggio alle spalle dei nostri, mostra nebbia e foschia densa a banchi, che si insinua tra i comparti del terreno, il quale reca i segni di recenti nevicate…mentre i due procedono (e l’ufficiale sembra indicare la direzione al trombettiere che pare per un attimo essersi concentrato su qualcos’altro alla sua destra) su una larga carrareccia, ancora ricoperta dal freddo e bianco manto.

Olio su tela

Cm 50 x 30

Collezione dell’Autore

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