Una finestra aperta sulla «grande époque»

Immagine

Close to the gun

Close to the gun
Stefano Manni (dell’Isola di Torre Maìna), Close to the gun

British Army – Young officer of the Royal Horse Artillery, campaign uniform – Belgium, June 1815. Oil on cardboard, cm.32 x 30, private collection.

“Vicino al cannone” : Esercito Britannico – Giovane ufficiale dell’Artiglieria a Cavallo Inglese, uniforme da campagna – Belgio, giugno 1815. Olio su cartoncino spolvero, cm. 33 x 30, collezione privata.

Ho dipinto questa tavola, ispirandomi ad un bellissimo figurino, attorno al quale ho costruito un ambiente che lo contestualizzi in una breve pausa di una concitata giornata di lotta.

La scena mostra un giovane subalterno della “Royal Horse Artillery” nella tipica tenuta di campagna estiva (senza pelisse), prevista nel cruciale anno 1815.

Partendo dall’alto verso il basso, l’uomo indossa un inconfondibile elmo tipo “Tarleton” (nella più raffinata e vistosa versione da ufficiale che, però, ricalca sostanzialmente, quasi in ogni aspetto, quella destinata ai ranghi dei sottufficiali e della truppa), con la caratteristica ed abbondante cresta di pelliccia semicircolare fulva, a circoscrivere, secondo una direttrice mediana e verticale, l’intero copricapo, dall’attacco della visiera al bordo posteriore del coppo con turbante.

Un corto ma voluminoso pennacchietto bianco, fuoriesce dal turbante in corrispondenza dell’orecchione sinistro del soggolo a scaglie di rame-ottone (qui fissato sul retro).

Il dolman, blu scuro con mostre al colletto e paramani scarlatti (con sottili guarniture dorate e una a “fiorone ungherese” sui paramani), è provvisto di alamari in tessuto ocra-dorato, sottesi da tre file disposte leggermente a “V”, di 15 o 16 bottoni semisferici in rame-ottone (qualche fonte riferisce anche di versioni a 5 file di bottoni e in numero maggiore dei succitati 15 o 16 ed anche disposti alla francese); gli ultimi alamari e bordi inferiori dei due lati del dolman, sono celati dalla fascia scarlatta, cinta in vita, con nodo a destra ed eccedenze a fiocchi, tendenzialmente sottili e lunghi, che ricadono lungo lo stesso lato.

La sciabola, semplice, a lama leggermente ricurva (assai probabilmente con oltre il primo terzo della lama con riflesso azzurrato e motivi ornamentali in oro, usanza comune tra gli ufficiali di “Sua Maestà”) e con guardia a staffa, ha il fodero in ferro ed è appesa, tramite gli appositi pendagli bianchi, ad un cinturino pure bianco ma con una elaborata fibbia dorata con aggancio a “S” (si ha anche, comunque, notizia di analogo effetto, ma con cinturino nero).

La dragona è a doppio cordoncino regolabile in canutiglia dorata.

I pantaloni, lunghi e con sottoscarpa, sono in pesante tessuto grigio chiaro, con robusto rinforzo, lungo i lati interni, in pelle o cuoio rossiccio (che giunge a fasciare l’intero “tubo” da mezza tibia in giù), e una banda scarlatta lungo le cuciture esterne (la versione per sottufficiali e truppa, poteva prevedere una fila di almeno 16 bottoni semisferici in rame-ottone, lungo questa banda laterale).

Gli speroni, qui non visibili per questioni prospettiche e per l’erba alta, sono in ferro, brunito ma anche in metallo chiaro, e fissati al tacco della scarpa.

Un vezzoso ascot in seta bianca, con fiocco a rosetta, fa capolino al centro in basso oltre la cravatta, questa, presumibilmente in seta nera.

L’ufficiale sta, con ogni probabilità, attendendo la squadra di servizio che dovrà movimentare il pezzo visibile accanto a lui nell’evanescenza della polvere, del fumo e dell’erba alta (da notare le caratteristiche cassette sugli assali che fanno pensare al materiale da 9 libbre), mentre guarda con sorridente nostalgia, un piccolo ritratto dell’amata racchiuso in un astuccio con coperchietto a cerniera d’ottone, e giocherella, col piede destro, con un tronchetto di legno tra l’erba.

Alla volata della bocca da fuoco, sono appesi una borsa porta documenti e carteggio (il cui contenuto è distribuito in modo da sbilanciare il peso dalla stessa verso destra di chi guarda) e una borraccia (con identificativo a “T” per truppa e il numero del proprietario della stessa).

Visibile anche la testa di uno scovolo-calcatoio.

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Una Risposta

  1. Johanne Pelletier

    Stefano c’est moi Johanne du Canada contacte moi sur ce email please

    2 marzo 2021 alle 16:41

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