Una finestra aperta sulla «grande époque»

Cacciatori a cavallo

L’adieux des Gèants

L’adieux des Gèants
Stefano Manni (dell’Isola di Torre Maìna), L’addio dei Giganti

Stefano Manni (dell’Isola di Torre Maìna)

L’addio dei Giganti

Libera interpretazione della celebre opera di Paul Emile Boutigny. Olio su tela, cm. 40 x 50, collezione dell’autore.

Ho dipinto questa scena, ispirandomi (reinterpretandola in maniera volutamente “intimista”) ad una bellissima opera di Paul Emile Boutigny.

Nell’originale del grande maestro francese, l’ultimo incontro tra l’Imperatore e “l’Orlando dell’Armata”, avviene nella mesta confusione di un bivacco, in una corte rurale, certamente occupata per esigenze logistiche legate alla guerra in corso e adibita a provvisorio posto di medicazione da campo, dove il Chirurgo Capo dell’Armata, ha da poco terminato l’operazione di amputazione della gamba destra del maresciallo. A qualche metro dalla improvvisata barella dove giace Lannes, in secondo piano e quasi evanescenti, i membri del nutrito seguito dell’Imperatore.

Nel mio lavoro, ho invece immaginato che, informato dell’imminente visita di Napoleone, il Maresciallo Lannes, già a disagio per doversi presentare all’augusto amico amputato e sporco di sangue, si sia fatto sistemare alla meglio su una portantina approntata a giaciglio per la bisogna, abbia indossato la giubba della “Demi Tenue” (spazzolata e riattata alla meglio dagli attendenti, ma che non può non mostrare i segni dell’usura e della durezza dei combattimenti in prossimità del fiume) per il suo grado e rango, e si sia fatto portare fuori dalla situazione di dolore, squallore e promiscuità nella quale ha subito la cruenta operazione.

Nella situazione di debilitazione in cui versa il ferito (testimoniata tra l’altro dal pallore del volto e dai capelli inumiditi dal sudore), il freddo che certamente avrebbe avvertito al piede sinistro scalzato, è attenuato dalla coperta che un sollecito attendente ha sistemato a riparo dell’estremità.

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L’Aigle dans la neige

L’Aigle dans la neige

L’Aigle dans la neige

L’Aigle dans la neige

Stefano Manni (dell’Isola di Torre Maìna)

L’Aigle dans la neige

Olio su tela, cm. 40 x 30 (collezione dell’autore)

Ho dipinto questa piccola tela reinterpretando, dal punto di vista paesaggistico-meteorologico, un particolare di uno splendido e grande quadro di Jean Louis Ernest Meissonier (il grande pittore francese, maestro di Jean Baptiste Edouard Detaille, 21 febbraio 1815 – 31 gennaio 1891), raffigurante l’Imperatore a cavallo, con il suo Stato Maggiore, intento all’osservazione del Campo di Battaglia di Jena.

Ho dunque rappresentato l’Imperatore, in sella ad un (altro…)


Petit bivouac de l’Empereur

Stefano Manni (dell’Isola di Torre Maìna)

Petit bivouac de l'Empereur
Petit bivouac de l’Empereur

“Petit bivouac de l’Empereur” – l’Empereur en habit a la chasseur et capote

Olio su tela, cm 30 x 13, collezione dell’autore.

Questa piccolissima tela, che nasce da una rivisitazione e re-interpretazione di un bellissimo lavoro del 1888 di Ernest Crofts (il valente pittore inglese 1847 – 1911, contemporaneo di Edouard Detaille, nato e morto un anno prima rispetto al grande Maestro francese), rappresenta l’Imperatore al termine di una giornata che, certamente, non è stata priva di tumulti e concitazione.

L’atmosfera e la situazione sono inequivocabilmente quelle di un bivacco, allestito in una porzione del terreno in precedenza occupato dall’avversario (ne sono testimonianza la palla di cannone di piccolo calibro che, dopo l’impatto al suolo, si è fermata in corrispondenza della lieve protuberanza del terreno ed il ferro che un qualche “equino nemico” ha perduto…circostanza tutt’altro che infrequente. All’angolo destro basso dell’immagine si indovina l’orma, che la ruota di un carriaggio ha lasciato sul terreno, residuo che porta ad immaginare una non lontana, fangosa giornata di pioggia).

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Vieux sabre, honneur du Capitaine

Vieux sabre, honneur du Capitaine

Vieux sabre, honneur du Capitaine

Vieux sabre, honneur du Capitaine

Stefano Manni (dell’Isola di Torre Maìna)

Vieux sabre, honneur du Capitaine – Grande Tenue sur sellerie pour service de route

(Vecchia sciabola, onor di Capitano – Alta Tenuta su selleria e bardatura per servizi di marcia o scorta)

Capitano anziano dei Cacciatori a Cavallo della Guardia Imperiale, alta tenuta 1804 – 1808.

Tributo a Lucien Rousselot ed omaggio a Jean Baptiste Edouard Detaille. Olio su tela cm. 50 x 40

Ho dipinto questa tela (adottando la soluzione pittorica del mezzobusto a cavallo sfumato al basso), nella quale l’uniforme indossata dalla figura in primo piano (“Grande Tenue”), è in disaccordo con la bardatura del cavallo (“Sellerie  a la chasseur / pour service de route”).

Per dirimere la questione, e prima di passare alla disamina degli aspetti iconografici del lavoro, possiamo senz’altro ipotizzare che il nostro capitano, reduce da un impegno che prevedeva l’alta tenuta (quale un servizio di rappresentanza, un picchetto d’onore o altra similare esigenza), dovesse immediatamente dopo svolgere un servizio di natura più ordinaria (come una scorta o una pattuglia a cavallo).

L’uomo, dunque, terminata la prima incombenza, si sarà attardato per qualche motivo (magari “galante”, cosa non rara tra i coraggiosi gentiluomini in forza alla cavalleria francese dell’epoca) e, mentre il suo fido attendente si è dato da fare per fargli trovare il cavallo regolarmente equipaggiato per quella successiva, egli non ha avuto il tempo materiale di cambiarsi d’abito e di adeguarsi alla tenuta detta “Tenue en habit a la  Chasseur” indossata, invece, (altro…)


Vieux sabre, honneur du Capitaine – dessin-etude preparatoire

Vieux sabre, honneur du Capitaine - dessin-etude preparatoire

Vieux sabre, honneur du Capitaine – dessin-etude preparatoire


L’arret du trompette

L’arret de la trompette

L’arret de la trompette

Stefano Manni   (dell’Isola di Torre Maìna)

L’arret de la trompette

Tromba dei Cacciatori a Cavallo della Guardia in grande tenue de service 1804 – 1805

Omaggio a Edouard Detaille 

Il lavoro si ispira, nel suo aspetto situazionale come frequente consuetudine, ad una tela di Jean Baptiste Edouard Detaille e rappresenta un trombettiere della celebre unità della Cavalleria Leggera Francese della Guardia Imperiale (legata all’Imperatore da un fortissimo vincolo di fedeltà, tanto che Egli, onde ripagare una così incondizionata dedizione alla sua persona, vestiva spesso la loro uniforme), nell’atto di fermare la sua cavalcatura, lanciata al galoppo. (L’originale del grandissimo Maestro Francese, raffigura un cavalleggero, suo connazionale, all’epoca della Guerra Franco- Prussiana del 1870). I particolari uniformologici del mio dipinto, sono (altro…)


Soirée

Soirée

Soirée

Stefano Manni  (dell’Isola di Torre Maìna)

Soirée

Cacciatore a cavallo della Guardia in grande tenue 1804-1808

Omaggio ad Edouard Detaille

Questo lavoro – soggetto liberamente tratto da un lavoro del Maestro, che ritrae un artigliere a cavallo della Guardia – raffigura un cacciatore appoggiato alla sua cavalcatura, sullo sfondo di una giornata non lontana dal suo epilogo. L’uomo, dall’aria assorta e marziale, pur nel tranquillo e quasi romantico tramonto, indossa il dolman verde scuro, guarnito da cinque file di diciotto bottoni in rame dorato, unite dai corrispondenti alamari in lana aurore, con colletto in tinta, profilato aurore e paramani scarlatti gallonati aurore. L’uniforme prevede l’abbondante colbacco in pelo d’orso, con pennacchio (verde con punta scarlatta), fiamma scarlatta guarnita in aurore sulle cuciture principali, recante fiocchetto aurore e racchette (sul lato sinistro) pure aurore. La pelisse è in panno scarlatto e anch’essa reca cinque file di diciotto bottoni in rame dorato ed alamari in lana aurore. Questo effetto di abbigliamento, parimenti a quasi tutte le altre pelisse sfoggiate dai (altro…)


Grande tenue – Grande tenuta

Grande tenue

Grande tenue

Stefano Manni  

Grande tenue – Grande tenuta

Capitano del Reggimento Cacciatori a Cavallo della Guardia Imperiale,  grande tenuta 1804-1808

Questo subalterno sfoggia la “grande tenue” d’ordinanza. Il fodero della sciabola, riccamente decorato ed istoriato, era in uso presso gli ufficiali superiori ma, documenti e cronache, riferiscono che subalterni abbienti e, perché no, un po’ vanitosi, non disdegnassero di procurarselo anch’essi.

Olio su tavola

Cm 30 x 45

Collezione dell’Autore

Inserimento 26 settembre 2006